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1) Dizion. 5° Ed. .
LITIGARE e, con forma popolare, LETICARE
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LITIGARE e, con forma popolare, LETICARE.
Definiz: Neutr. Piatire, Muover lite, Far causa, dinanzi a' giudici competenti.
Dal lat. litigare. –
Esempio: Not. Malm. 2, 560: Piatire è litigare d'avanti a' tribunali; detto dal latino ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 8, 80: O si litigheria con meno affanni, O non s'avria dell'eccezion sospetto Del non esse legitime citati, Acciò i fatali altrui sien prorogati.
Esempio: Fag. Comm. 7, 327: Ch'hai tu tanto che dire, Goro, con il dottore? Hai forse nell'umore Il leticare?
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 96: Essendo, tanto il tribunale, in cui egli litighi quanto i difensori suoi, obbligati a condonargli una metà dei loro respettivi emolumenti.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 177: Facessero così tutti i notari, Chè non insorgerebber tante liti! Ma già.... senza litigare, Mezzo mondo staria senza mangiare.
Definiz: § I. Per estensione, vale Disputare, ed altresì, Rissare; e con più, grave senso, Contrastare, Contendere, con l'armi. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 69: Non litigare coll'uomo linguoso e non giungere legne al fuoco suo.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 171: Chi si vanta.... provoca gli uditori.... a farsi biasimare, o contendendo, o litigando, e pertinacemente le sue parole, o vere o non vere ch'elle sieno, difendendo e affermando.
Esempio: Vill. M. 4, 279: In questi tempi maliziosamente per sagace consiglio la casa degli Ubaldini si divise...; litigavano per dare materia di rottura alle strade dell'alpe, sicchè per quelle vie niuno osasse andare a Bologna.
Esempio: Salvin. Iliad. 502: Allor quando I due Aiaci contra lor rivolti Stettersi, sì cambiò loro il colore; Nè alcuno osò, andando più avanti, Litigar sovra 'l morto.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 179: Qui parla l'una delle parti, e là parla l'altra, le quali diversamente litigano.... Onde non è maraviglia se là dice sì, e qui dice no.
Esempio: Senec. Pist.: Litighiamo con Dio medesimo della beatitudine; facciamlo, io te ne priego.
Definiz: § III. Att. Contendere, Contrastare, in giudizio o dinanzi all'autorità competente, l'acquisto o il possesso di checchessia, o un diritto qualsiasi. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 266: Produce un contratto che fa menzione di non so che terra, che tanto ha da fare con questa che si litiga, quanto il gennaio con le more.
Esempio: Dav. Tac. 1, 182: Udirsi gli ambasciadori de' Lacedemoni e de' Messenj, che litigavano il tempio di Diana.
Esempio: De Luc. Dott. volg. Proem. 21: Eternando le cause, e rendendosi padroni non solo della robba che si litiga, ma della volontà e della libertà de' litiganti.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Giust. Vers. 140: Un muso tutto naso e tutto mento, Che litigava il giallo alle carote.
Definiz: § V. E riferito a lite, causa, e simili, vale Agitarla dinanzi ai tribunali. –
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 229: Non ostante che altra volta fosse dinanzi a' consoli il piato litigato o sospeso, ec.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 230: Fu praticata e litigata la causa più mesi in Inghilterra con molta gara del Re e della Regina.
Definiz: § VI. E semplicemente per Disputare. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 167: Si turbò alquanto il duello, andando innanzi e indreto i patrini e litigando quel punto: il quale essendo stato rimesso nel principe,... furono contenti e' patrini nostri che ec.